Il tartufo bianchetto è una qualità che si può trovare in tutta Italia. Come si può intuire dal nome, è simile al tartufo bianco a partire dalla forma rotonda ma frastagliata, dotata anche di protuberanze. Ha una superficie liscia e la sua caratteristica è il colore bianco sporco. Ciò che ha in comune con il tartufo nero è il suo momento di massima maturazione, che avviene nel mese di marzo, da qui chiamato anche tartufo “marzuolo”, in cui diventa scuro sia all'esterno che all'interno. Questo tipo di tartufo non raggiunge quasi mai grandi dimensioni.
Potremmo definire questa qualità “la cugina povera” di quella bianca, con la quale viene confusa dai meno esperti. Da quest'ultimo infatti si differenzia per l'odore: più delicato all'inizio, con sentori di aglio in seguito. Soprattutto il prezzo li distingue notevolmente, in quanto quello biancastro ha un valore commerciale inferiore. L'aroma e il sapore, invece, sono meno intensi e più pungenti.
Periodo di raccolta : 15 gennaio - 15 aprile
Magazzinaggio
Il Tartufo Biancastro, come tutti gli altri tartufi, va conservato in frigorifero avvolto in carta assorbente da cucina (si consiglia di cambiarla ogni giorno non appena diventa umido) e conservato in un contenitore di plastica o di vetro, infatti è meglio toglierli dalla scatola isotermica con cui vengono spediti. Possono rimanere così in frigorifero per 5-7 giorni.
Utilizzo
Il tartufo bianchetto va spazzolato, eliminando solo la quantità di terra in eccesso, poiché questa preserva comunque il nostro tartufo dalla perdita dell'aroma. Sarà infatti meglio pulire il prodotto sotto l'acqua corrente solo al momento dell'utilizzo. Infine possiamo tagliarlo a fettine molto sottili, possibilmente con l'apposito “affettatartufi”.
In cucina : La versione migliore del bianchetto viene cotta, saltata in padella, per esaltarne al meglio il gusto e il profumo. Solitamente ne affettamo anche un po' a crudo sopra il piatto caldo, nella quantità che ci piace. Questo tipo di tartufo si sposa molto bene con primi piatti , carni , bruschette e frittate . Per chi lo gradisce, insieme al tartufo biancastro si può aggiungere anche del burro (magari al sapore di tartufo).